Cultura Diffusa

Cultura diffusa: Tradizione arte, storia, artigianato, enogastronomia e contemporaneità

Il progetto di Si-Moutique, rivolto  all’accoglienza turistica, prevede  il recupero di alcuni aspetti della cultura del territorio, un patrimonio immateriale profondamente legato alla vita materiale delle popolazioni della antica Contea di Modica, dove sono ancora residualmente presenti memorie che affondano le loro origini nell’antica civiltà contadina. 

Per  la tradizione gastronomica si procederà, tramite  il coinvolgimento degli operatori di settore, al rilevamento delle varietà colturali, con un’attenzione particolare alla vite e all’ulivo, alle produzioni alimentari e ai piatti locali, per una fedele riproposizione, fino ad un’indagine in profondità sugli aspetti rituali, simbolici ed affettivi del cibo, in popolazioni sempre al limite della materiale sussistenza.

Saranno a tal fine organizzati corsi sulla cucina locale.

Le visibili trasformazioni poi cui è stata soggetta la nostra società in questi ultimi decenni, con il declino dei mestieri tradizionali e dell’artigianato autoctono, cancellati dalla tecnologia industriale, hanno alimentato l’urgenza del recupero e della valorizzazione di tutte quelle testimonianze raccolte e sistemate nei musei etnoantropologici che illustrano un mondo di esperienze secolari e di creatività manuale in cui sono stati fissati tradizioni di lavoro e rapporti di produzione.
Folte schiere di uomini e donne, anonimi protagonisti, spesso ignorati dalla storia ufficiale sono stati pazienti tessitori dell’identità collettiva e anche dell’immagine delle città.
Gesualdo Bufalino nelle pagine del suo “Museo d’ombre” definisce questi mestieri “attività vagabonde, esercitate all’aria aperta col consenso del sole, della pioggia, del vento: mestieri da picaro”come quelli del “mastru re mura a siccu”, dello “scuparu”, del “cruviddaru”, del “sunnunaru”, “del “vuttaru” del “mastru re carretta”  .
Gli arnesi, i manufatti, gli aneddoti e la storia di questi lavori, cancellati dal progresso tecnologico, non debbono essere dimenticati e proprio per questo ci si propone di attivare ,tramite laboratori didattici, il riavviamento delle botteghe-scuola ,con la riproposizione delle strumentazioni secolari, nell’ottica della conservazione della memoria, dello sviluppo, della coesione sociale e della riscoperta degli antichi saperi e mestieri.

Ulteriore obiettivo sarà l’organizzazione di eventi culturali ed artistici a cura di IngegniCulturaModica, associazione di promozione culturale e turistica, ente gestore a Modica del Museo  della Medicina “Tommaso Campailla”

Sulla scia di rassegne già consolidate aventi per tema  l’identità territoriale ed il rapporto uomo ambiente che hanno visto  protagonista negli anni l’ente associativo  e che hanno consentito , anche mediante l’adesione ad Enti nazionali, di promozione sociale, culturale e turistica, di realizzare momenti di particolare significato storico e culturale, saranno organizzati per i soci,per i simpatizzanti e anche per gli ospiti delle Case :

Convegni,mostre, conferenze, dibattiti, seminari, proiezioni di film e documenti, concerti,  corsi  per bambini  , per giovani ed adulti, sulla storia , le tradizioni locali e sui beni culturali

L’idea di fondo è  quella di riproporre a Modica Alta, antico borgo della terra iblea, dalle spiccate caratteristiche di identità ed in qualche caso di integrità territoriale, alcuni aspetti della cultura materiale “povera”, oppure nell’ambito della “cultura alta”, la musica quale espressione universale dell’arte, la pittura e la fotografia.

Un’attenzione particolare sarà rivolta alle migliori produzioni editoriali ,aventi per tema la Sicilia in generale e il Sud- est in particolare.